Con la circolare 84/2021 l'INPS ha finalmente preso atto dell'orientamento della Corte di Cassazione, anche alla luce della nota 7476 stilata, ormai un anno fa, dal Ministero del Lavoro in data 16 luglio 2020.
Il Ministero aveva infatti precisato che a fronte delle sentenze della Cassazione n. 21540/2019, 23790/2019, 23792/2019, 24096/2019, 24097/2019, andavano esclusi dalla base imponibile contributiva i redditi di capitale derivanti dalla partecipazione a S.r.l. in cui i soci non svolgevano attività lavorativa.
Ora l'istituto di Previdenza modifica la propria originaria posizione assunta con la circolare n. 102/2003 nella quale sosteneva invece che rientrava nella base imponibile ai fini contributivi anche la quota di utili dichiarati dalla Srl, seppur gli stessi non venivano distribuiti ai soci.
Il nuovo orientamento adottato con la circolare n. 84/2021 verrà applicato a partire dall'anno di imposta 2020; gli utili incassati dai soci di Srl che non prestano attività lavorativa non faranno quindi scattare l'obbligo di versamento dei contributi nella gestione artigiani e commercianti dell'Inps.
